Arte

Parco Chronos

Una meridiana analemmatica, uno gnomone ed una clessidra, una “scala della vita”, un anello romano rosso che misura l’ora a seconda della posizione del sole e una copia dell’orologio medievale del museo di Berlino, sono i protagonisti di questo parco dedicato allo scorrere inesorabile del tempo. Un luogo ideale per prendersi una pausa e per fermarsi, nonostante le lancette continuino a girare.

Basalisc

Come un predatore pronto all’attacco, si erge sulla cima del colle il Basalisc, storica figura mitologia dei boschi di Cevo. Un drago imponente e maestoso, costruito con i resti lignei lasciati dalla tempesta Vaia dall’artista Marco «Martalar» Martello. La grande scultura incarna centinaia di anni di tradizione e di racconti tramandati da padre in figlio, che raccontavano, con grande terrore, di averlo incontrato tra i boschi delle alte montagne della Valsaviore.

Parco Diffuso

E’ un parco di opere d’arte contemporanea dislocate nel territorio di Sellero. Le opere indagano la fruizione del paesaggio e il rapporto con la comunità. Gli artisti e titoli delle opere presenti nel 2022 nel parco sono Enrico Baj _SENZA TITOLO (1987) presente nella sala consiliare del Municipio di Sellero Mauro Cossu _CAMERA CON VISTA (2019) _THE MYSTERY OF THE LABYRINTH (2021) Francesca Conchieri _PERSONAL MAPS (2014) _IL SENSO DI UN RIFIUTO (2021) Mme Duplok _MASARICORDE (2019) _ SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE (2021) Alessio Larocchi _UN PO(’)* DELLA MIA SALIVA (2021) Yari Miele _I SOGNI DELLA SERA (2018) _HOCUS POCUS-frame Yari Miele-Ohne Title (2013) Domenico Pievani _UN BUCO NEL SECCHIO _CINQUE POZZI NELLO STAGNO PIENI DI LIQUIDA LUCE (2021) Armando Riva _SENZA TITOLO (2022) Paola Zorzi _UN METRO QUADRO DI TERRENO (2022) Per visite guidate alle opere Ass. PIR 338-3853762 e-mail centro3t@gmail.com

Wall in Art – Soul of the Wall

Opera del 2018 dell'artista Eron dipinta sull’ex scuola comunale. E' un omaggio alla memoria storica e collettiva di Cevo ed una elaborata riflessione sulla tragicità della guerra. I soggetti emergono dalle macchie di fuliggine ricreate con maestria da Eron per evocare l’incendio del 3 luglio 1944, in quella data il paese venne bruciato per rappresaglia contro i partigiani: 151 case vennero totalmente distrutte, altre 48 rovinate, 12 saccheggiate, e furono uccise 6 persone. Su una popolazione di circa 1200 abitanti furono in 800 a rimanere senza un tetto.

Croce del Papa

Presso il dosso dell’Androla. Imponente struttura ideata da Enrico Job per la visita a Brescia di papa Giovanni Paolo II nel centenario della nascita di papa Paolo VI, ricostruita a seguito del crollo avvenuto nel 2014.